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Trading ad alta frequenza capitolo 2

by Thomas
Trading ad alta frequenza capitolo 2

Nel primo capitolo ho fatto un’introduzione oggi parlerò nuovamente del trading ad alta frequenza capitolo 2.

Ho descritto il sistema tecnologico che si nasconde dietro al trading ad alta frequenza attraverso il cablaggio della fibra ottica, le società di investimento spendono milioni di dollari per utilizzare le suddette “dark fiber”, ma non è solo questa tecnologia la migliore, adesso vi spiegherò un’altra novità.

In Belgio c’è un pilone molto alto dove ci sono delle antenne che sono capaci di trasmettere delle informazioni alla velocità della luce tra la borsa di Francoforte e quella di Londra, questa struttura apparteneva alla Us Army ed è stato acquistato da una società di trading ad alta frequenza di Chicago.

La struttura è alta 250 metri, questo pilone è stato venduto all’asta dal Belgio, sapete a che prezzo è stato comprato?

5 milioni di euro nel 2012, quindi pensate a quanti piloni ci sono in Europa e negli Stati Uniti per andare sempre più veloce?

Non ci credete vero? Perché nessuno ne parla? Perché è così misterioso il mondo del trading ad alta frequenza?

Stéphane Tyc è l’uomo con la tecnologia più veloce al mondo, è una persona di nazionalità francese, ha studiato ad Harvard e prima di fondare la sua società creava dei software per la banca francese Bnp Paribas, dopo ha riscoperto una “vecchia” tecnologia quella delle onde radio.

Stephane Tyc ha capito che la luce va molto più veloce nell’aria che la fibra perché la fibra deve seguire un percorso più articolato rispetto alla onde radio che possono andare dritte.

Se con la fibra il record New York – Chicago era di 13 millisecondi con le onde radio è arrivato a 8 millisecondi, non sembrerà molto ma credetemi che i software possono fare molte più operazioni in così poco tempo.

Signori e Signori stiamo parlando di microsecondi, a Dunkerque in Francia è presente su un silos a 100 metri d’altitudine dove sono installate le antenne per comunicare con quelle installate in Inghilterra.

Stéphane Tyc parla di 4 millisecondi per attraversa Francoforte-Londra, è tutto ok?

Non è finita cari investitori, le grandi banche d’affari hanno trovato ancora un altro modo per essere più veloci, è possibile guadagnare qualche millesimo di secondo installandosi all’interno delle borse.

Con 25000 euro al mese le banche affittano dei box dove piazzano i loro computer (si chiama in linguaggio tecnico collocazione/prossimità) e i gestori degli scambi per evitare che non ci siano svantaggi tra gli utenti verificano al millimetro le distanze tra i computer e i server.

La lunghezza dei cavi deve essere uguale per tutti gli operatori finanziari.

Adesso che state leggendo questo articolo pensate ancora di conoscere il trading?

Purtroppo ci sono molte persone che “vendono” algoritmi scritti in Easy Language o Pyton facendo credere di essere veloci e performanti, se io immetto un ordine dopo quanti milioni di investitori verrò eseguito e a quale prezzo?

I robot hanno eliminato gli umani, per esempio Danny O’ Donnel ha passato 25 anni sulla borsa di New York questa persona era un lottatore sul mercato in particolare quando c’era molta volatilità.

Adesso Danny ha un ristorante, i robot e il trading ad frequenza lo hanno spazzato via, non è incredibile?

Capite perché tra 80 e 90% dei trader perde soldi sui mercati finanziari?

Danny con l’arrivo dei robot trader è stato rimpiazzato dai software ultra rapidi programmati, chi sono questi programmatori?

Matematici e fisici e statistici che guadagnano almeno 10000 euro al mese, il loro lavoro è di creare dei programmi informatici con l’obiettivo di realizzare al meglio le transazioni finanziarie.

Questi algoritmi inglobano per informazioni sensibili sui mercati come per esempio quando parla il Presidente della Federal Reserve oppure della Banca Centrale Europea, vi posso garantire che avere un abbonamento a Bloomberg o Refinitiv non è sufficiente per avere vantaggi sulle transazioni.

In pratica non avrete mai il tempo di andare più veloce di un algoritmo programmato, immaginate una battaglia tra i vari algoritmi delle banche d’affari dove l’unico obiettivo è la velocità e di conseguenza guadagnare milioni di dollari.

Ci vediamo al prossimo capitolo.

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