Una domanda che si sono fatte molte persone in questi giorni dovuti ai crolli di Credit Suisse, cosa sono i bond AT1?
Letteralmente significa “Additional Tier1” per gli esperti AT1, è un elemento da non sottovalutare perché dimostra il rischio di instabilità bancaria che stiamo vivendo in questo periodo (marzo 2023) con il rischio di un contagio su scala globale (Credit Suisse, Silicon Valley Bank etc…).
I bond AT1 sono strumenti di debito finanziario con un rating di credito inferiore che una banca può emettere.
Hanno la funzione di partecipare all’assorbimento di perdite della banca qualora gli indici patrimoniali scendessero sotto un certo livello. Potremmo definirlo come un cuscino e sono stati creati durante la crisi finanziaria dei mutui sub prime 2008 (vedere Lehman Brothers) per evitare il bisogno di salvataggi di banche finanziati dai governi.
I bond AT1 non hanno scadenza perché sono perpetui con la possibilità di rimborso anticipato esercitando un’opzione call (derivati) con la funzione (come detto sopra) di assorbire le perdite.
Quando la banca non ha problemi a livello contabile questi AT1 hanno la normale funzione come le classiche obbligazioni ovvero chi le ha comprate riceverà un interesse sul credito e il rimborso alla data di scadenza.
In caso di deterioramento della posizione di solvibilità, le cedole vengono annullate o il capitale viene temporaneamente o definitivamente convertito in azioni della banca riducendo il debito dell’emittente (assorbendo le perdite).
I bond AT1 hanno le stesse caratteristiche (rischi) di qualsiasi emittente a reddito fisso come ad esempio il rischio dell’emittente, l’aumento dei tassi d’interesse oppure come sta succedendo a marzo 2023 il rischio di mancato rimborso.
Rendimento delle obbligazioni AT1?
Questi bond offrono rendimenti elevati (guadagni elevati = rischi elevati) in funzione del livello di subordinazione di questi titoli nella struttura di capitale d’investimento.