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Aston Martin e Lawrence Stroll

by Thomas
aston martin

Aston Martin nel 2020 fa salire a bordo il miliardario canadese Lawrence Stroll , ricordo che il figlio Lance è pilota di Formula 1 alla Racing Point.

Purtroppo l’automobile di James Bond verte da alcuni anni in una crisi finanziaria (ci sono numeri che parlano di – 800 milioni di sterline), in data 31 gennaio 2020 un gruppo di investitori guidati appunto da Lawrence Stroll si è impegnato a investire una cifra pari a 500 milioni di sterline corrispondente alla quota 16.7%, il quale con un successivo aumento di capitale gli permetterà di diventare presidente esecutivo della società.

A dicembre 2020 la partnership con la RedBull terminerà e dal 2021 potremmo ammirare sulla griglia di partenza la nuova scuderia Aston Martin che prenderà il posto dell’attuale Racing Point dove appunto vi è il figlio di Lawrence alla guida.

Ricordo che ad oggi la casa automobilistica è controllata dal fondo Seig Investidustrial di Andrea Bonomi la cui quota dopo l’effettivo passaggio scenderà dal 33% al 27% confermandolo primo azionista del gruppo, rilevante è la società del Kuwait Adeem che passerà dal 28% al 23% , mentre il team di Stroll inietterà ancora 54 milioni di sterline per un’ammontare di 235 milioni al fine di migliorare l’attuale situazione economica e la cassa di Aston Martin per fare si che il marchio si rilanci negli anni a venire.

Tengo a sottolineare che gli ultimi modelli di auto non hanno avuto l’”appeal” sperato, mentre l’ultima uscita nel comparto Suv ovvero la DBX ha riscosso 1800 ordini dando fiato a quello che pareva essere un collasso di un marchio che ha da sempre rapprensentato quel mix di eleganza e sportività.

Lawrence Stroll ha un patrimonio di 2.6 miliardi di dollari (fonti Forbes) , ritengo che abbia le capacità imprenditoriali, visti i risultati ottenuti nel campo della moda in primis con i marchi Tommy Hilfiger, Polo Ralph Lauren e Michael Kors oltre che a dargli spessore la visione nel comparto auto ( Force India / Racing Point).

Mi auguro di cuore che l’Aston Martin di James Bond torni a volare come nei film.

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