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Conquista dello spazio

by Thomas
conquista dello spazio

Il 20 luglio 1969 dal Kennedy Space Center situato a Cape Canaveral in Florida, decollava per la prima volta nella storia Apollo 11, fu un evento epocale che segnò la svolta storica e anche una delle rivalità più agguerrite tra USA e Russia per la conquista dello spazio.

Negli anni a venire si sono susseguiti sia da una parte che dall’altra diversi lanci spaziali ,alcuni con esito positivo altri catastrofici, quello che però voglio trattare è il business che sta tornando in voga dopo diversi anni incolori che si aggira intorno ai 400 miliardi di dollari.Per darvi qualche numero, intorno alla Terra girano sui 2000 satelliti supportando diversi colossi come Google per le mappe (Google Maps), Amazon per la logistica, Virgin tra i più importanti nel settore retail.

I protagonisti sono Elon Musk fondatore di Tesla e Space X , Jeff Bezos fondatore di Amazon e della sua Blue Origin e infine uno show man a 360° ,Richard Branson proprietario del gruppo Virgin.Quando si sente parlare di loro gli appassionati iniziano a sognare (io compreso ), anche perché non sai mai cosa aspettarti dalle loro menti fuori dal comune e ancora di più dalle loro trovate.

Uno dei loro obiettivi è realizzare il sogno di visitare lo spazio creando una sorta di turismo lunare e sviluppare alta tecnologia capace di interagire con la Terra.

Procedendo con ordine Elon Musk fondatore di Space X a maggio 2019 ha lanciato in orbita 60 satelliti Starlink capace di connettere il mondo in particolare alcune delle aree del globo non ancora connesse con la banda larga.

Da qui al 2027 saranno lanciati 12000 satelliti che consentiranno l’accesso a internet per tutti (zone remote del mondo e non) e lo sviluppo del 5G quindi capace di trasformare la guida autonoma, intelligenza artificiale , robotica in poche parole : hi-technology.

E Jeff Bezos dorme? Ve lo pensate ,Amazon non è solo un colosso dell’ e-commerce ma sviluppa con Blue Origin viaggi nello spazio per miliardari e ci sono voci che parlano di una “caccia alla colonizzazione lunare” di veri e propri carichi in partnership con l’Università dell’Arizona,a dimostrazione la vendita di oltre 2,9 miliardi di dollare delle sue azioni Amazon che vanno ad aggiungersi alla già esistente raccolta fondi.

E Richard Branson? Sarà il primo dei tre a quotarsi a Wall Street con un bel capitale di 1,5 miliardi di dollari complice il supporto del fondo Social Capital Hedosophia. L’obiettivo è di portare i turisti nello spazio ,un vero pallino per il funambolo britannico ,si parla di viaggi al prezzo di 250000 $ e circa 500 persone avrebbero già provveduto al pagamento di una caparra “d’oro”.

Penso che questi imprenditori fuori dal comune ce ne faranno vedere delle belle ,chi per un verso chi per un altro le sorprese saranno tante; qualcuno penserà e se investissi nel mercato “spaziale”? Preferisco essere cauto ,direi al massimo 5% del portafoglio. Qualcuno dirà ma poi se…però se… Vi rispondo :se ci investono “questi” visionari…

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